"La Rivista di Engramma (open access)" ISSN 1826-901X

140 | dicembre 2016

9788898260850

Figure della Malinconia

Editoriale di Engramma n. 140

Maria Bergamo, Monica Centanni, Daniela Sacco

English abstract

Un nuovo numero dedicato all’Atlante di Aby Warburg, ma che dall’Atlante entra ed esce cercando di annodare fili interrotti in sottotrame di significato.

Così si propone, come lavoro del Seminario Mnemosyne, una galleria ragionata di immagini tratte dal Bilderatlas, Figure della Melanconia attraverso l’Atlante delle Memoria, in cui si traccia un percorso seguendo il filo di un dettaglio posturale che, come marchio espressivo, caratterizza molte figure presenti nelle tavole: il volto appoggiato alla mano. Si tratta della postura dell’enigmatica figura centrale di una delle più note incisioni del Rinascimento: la Melencolia I di Albrecht Dürer.

Dalla galleria, che percorre trasversalmente i pannelli dell’Atlante, emerge un nesso gestuale e posturale che collega, per precise linee di tangenza, figure diverse, femminili e maschili, contraddistinte dalla stessa, particolare, posizione: la mano al volto, impegnata a sorreggere il peso della testa, quasi che il punto in cui il viso si sostiene sulla mano sia quello su cui più insiste – quasi precipita – la gravità di un corpo in atto di contrizione o abbandono, sia esso appoggiato a un sostegno o accasciato, semi-disteso o recubante. Nel montaggio della galleria le figure sono collocate non già in ordine cronologico (in relazione alla data di composizione delle opere), ma secondo un’articolazione tematico-formale che ha inizio dalla postura della riflessione, dell’afflizione o del lutto, dell’accidia o dell’abbandono. Ciascuno di questi tipi ha nel repertorio antico immagini prototipiche: nella Musa pensosa, nel plorante che accompagna il defunto, nell’Acedia e infine nel doppio movimento delle braccia di Arianna.

Come malinconia può essere interpretata la figura allegorica di Metanoia/Paenitentia che si volge verso Verità nella Calunnia di Apelle di Botticelli, rappresentata come una vecchia, vestita a lutto e con un volto scuro, forse anch’essa vittima di un eccesso di bile nera. Ma, come sostiene nel suo contributo Sara Agnoletto Tra ignavia e perseveranza: il doppio valore della Melancholia. La personificazione di Metanoia/Paenitentia nella Calunnia di Apelle, Sandro Botticelli con la figura di Metanoia/Paenitentia esprime bensì la riluttanza, che impedisce agli uomini di perseguire il bene e la giustizia, ma rappresenta anche la capacità di conversione che permette agli uomini di raggiungere la Verità. Questi due, se pure opposti, sono i significati possibili se si accetta che sotto la figura di Metanoia/Paenitentia si celi anche una figura della Malinconia. Secondo la dottrina di Marsilio Ficino, infatti, che si rifa a fonti antiche, lo stato malinconico ha effetti negativi ma anche, insieme, positivi: la malinconia non è soltanto un umore collegato a tristezza e apatia, ma può conferire anche una disposizione che influenza il carattere verso uno stato di ponderato ripensamento, di attiva contemplazione.

Umanesimo tragico è la presentazione del volume Umanisti italiani. Pensiero e destino, fresco di stampa per i Millenni Einaudi. Nell’importante pubblicazione, a un ricco contributo introduttivo (Massimo Cacciari, Ripensare l’Umanesimo, pp. VII-CI) seguono otto sezioni introdotte da un saggio di contestualizzazione storica e di approfondimento teorico curati da Raphael Ebgi, con una antologia di scritti di umanisti del XIV-XVI secolo, fra i quali: Francesco Petrarca, Leonardo Bruni, Poggio Bracciolini, Lorenzo Valla, Leon Battista Alberti, Giorgio da Trebisonda, Marsilio Ficino, Cristoforo Landino, Pico della Mirandola, Angelo Poliziano, Girolamo Savonarola, Leonardo da Vinci, Nicolò Machiavelli. Pubblichiamo qui, per gentile concessione degli autori e dell’editore, un paragrafo del testo introduttivo di Massimo Cacciari; un paragrafo dell’introduzione al capitolo I. Umanesimo tragico, di Raphael Ebgi; e, dalla stessa sezione dell’antologia, l’epistola di Niccolò Machiavelli a Pier Soderini del settembre 1506.

Infine, in questo numero Engramma ha predisposto, ad uso dei lettori e degli studiosi, uno strumento che mancava nel panorama degli studi warburghiani: in Mnemosyne Atlas. Un indice completo dei materiali pubblichiamo per la prima volta, riunite e ordinate per pannello, tutte le didascalie delle opere contenute nelle 63 Tavole del Bilderatlas, nell’ultima versione rimasta incompiuta del 1929: un utilissimo strumento per ricercare e consultare l’elenco completo degli autori, delle opere e dei materiali presenti in Mnemosyne.

English abstract

Engramma issue no. 140 “Figure della malinconia” includes contributions by Maria Bergamo, Monica Centanni, Daniela Sacco, Sara Agnoletto, Massimo Cacciari, Raphael Ebgi, Seminario Mnemosyne.

keywords | Melancholy; Warburg; Mnemosyne Atlas; Humanism; Botticelli.

Per citare questo articolo / To cite this article: M. Bergamo, M. Centanni, D. Sacco, Figure della Malinconia. Editoriale di Engramma n. 140, “La Rivista di Engramma” n. 140, dicembre 2016, pp. 7-9 | PDF of the article 

doi: https://doi.org/10.25432/1826-901X/2016.140.0002