"La Rivista di Engramma (open access)" ISSN 1826-901X

Musei on line

Il portale dei musei veneti, un esempio di comunicazione al pubblico

Aurora di Mauro*

English abstract


 
Convegno Luminar 3. Internet e Umanesimo. Web_Musei | Fondazione Querini Stampalia, Venezia, 29-30 gennaio 2004

1. Museionweb: il portale dei musei veneti

Il sito della Regione del Veneto dedicato alla cultura dal 2000 ha riservato al settore dei musei uno specifico portale chiamato Museionweb. Interamente frutto di risorse interne alla pubblica amministrazione e nato dalla collaborazione tra l’Ufficio Musei e l’Ufficio Gestione banca dati della Direzione Cultura (ideazione di Aurora Di Mauro, realizzazione di Pierluigi Artico), Museionweb è un contenitore flessibile di comunicazione al pubblico, sia esso quello dei professionisti dei musei o quello degli utenti museali, per informare in merito al complesso delle azioni promosse dalla Giunta Regionale del Veneto (Assessorato alle Politiche per la Cultura e l’Identità veneta) in questo settore.

Interventi istituzionali, contributi tecnico-scientifici, progetti, ricerche, informazioni vengono offerti a una lettura ampia ed approfondita grazie ad un indice chiaro: la pagina “Regione Veneto per i musei” consente di avere una visione generale dell’ambito istituzionale entro cui agisce la Giunta Regionale: vengono indicate le leggi e messi in rete i principali atti amministrativi. La rete dei musei rappresenta l’album della numerosa famiglia di musei presenti nella nostra regione, quasi trecento: un agile sistema di interrogazione consente all’utente di trovare il museo che sta cercando individuandolo o per collocazione geografica o per categoria espositiva e, quindi, di ricavare le informazioni essenziali su orari di apertura, natura delle collezioni, servizi al pubblico attivati. Le pagine de “La rete delle idee” costituiscono la vetrina telematica che dà evidenza ai principali appuntamenti annuali (Conferenza regionale dei musei del Veneto, Giornata regionale di studio sulla didattica museale, Concorso regionale di didattica museale “Incontriamoci al Museo”, Progetto Educard) ma anche alle iniziative in corso e quelle in laboratorio. La “Regione Veneto per la prelazione” costituisce una interessante novità nell’ambito della comunicazione pubblica: prima in Italia, la nostra Regione ha messo in rete le informazioni relative alla politica delle acquisizioni di beni culturali promossa dalla Giunta e ai movimenti del mercato delle opere d’arte effettuato ai sensi di legge. L’ultima finestra si apre sugli scenari più aggiornati della comunicazione in campo museologico grazie a “Webmuseo”, le cui pagine ospitano gli indirizzi dei principali siti internet dedicati alle associazioni nazionali ed internazionali di musei e di istituzioni dei beni culturali.

Museionweb è un progetto culturale e di servizio pubblico che intende rendere visibile in modo consapevole la presenza nella quotidianità telematica di un luogo antico della comunicazione intellettuale quale è il museo: dall’incontro della definizione greca di museo (museion) con il web sono, infatti, nati nome e identità del portale dei musei veneti. Un approccio consapevole e rispettoso nei confronti della complessa realtà dei musei che si manifesta sin dalla prima pagina del portale che, non a caso, si apre significativamente sulle definizioni universalmente riconosciute per capire prima di tutto cosa un museo è.  

2. Idee, azioni, comunicazioni: la rete come servizio al pubblico

Un’indagine svolta alla fine del 1998 con lo scopo di raccogliere informazioni di tipo quantitativo in merito agli aspetti gestionali dei musei veneti allora censiti (243) aveva restituito un’immagine poco confortante rispetto al rapporto museo e dotazioni informatiche: il 45% degli istituti segnalava di possedere almeno un personal computer, mentre del 55% rimanente solo il 19% dichiarava di volersene dotare entro il 1999. Altra informazione che abbiamo trovato interessante in tale occasione è che l’85% dei musei in possesso di un computer ha dichiarato di utilizzarlo per attività interna (videoscrittura principalmente, seguita dall’uso ai fini della catalogazione), mentre nel complesso della rilevazione risultava che solo il 24% metteva a disposizione del pubblico, quale supporto alla visita, uno specifico strumento informatico.

Il dato che, tuttavia, fa evidenziare il cambiamento che nel Veneto si è verificato nel giro di pochi anni nell’incontro tra musei e informatica, appare confrontando i dati di questa indagine statistica con quella svolta nel 2003, con lo scopo di analizzare le dotazioni dei musei in materia di servizi al pubblico in riferimento a quanto previsto dall’ambito VII (Rapporti del museo con il pubblico e relativi servizi) dell’Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e di sviluppo dei musei (D.M. 10 maggio 2001).

L’indagine del 1998 segnalava che di 243 musei il 17% aveva un collegamento internet e, all’interno di questa soglia, l’81% dichiarava di possedere un proprio sito internet. Anche se più ristretto, il campione dei musei analizzati nel 2003 (in questo caso si è trattato di un’indagine non assistita), i dati emersi sono stati considerati molto interessanti: alla voce “promozione e divulgazione” tra i 141 musei che hanno risposto alla scheda di rilevamento il 60% segnala il possesso di un sito internet (proprio o all’interno di un portale istituzionale); e il dato si può guardare con maggior positività se vi si aggiunge quel 15% di istituti che ha segnalato di essere in attesa di dotarsi del web, indicando l’informazione nella casella riservata ai “margini di miglioramento”.

Un’altra informazione ricavata dalla indagine del 2003, che non era stata invece presa in considerazione in quella precedente, è che su 141 musei 62 hanno dichiarato di far parte di un sistema o rete museale. Prevalgono le aggregazioni istituzionali (sistemi civici, provinciali, statali e universitari): dato che induce a riflettere sul ruolo dell’ente territoriale e, più in generale, dell’ente pubblico quale promotore della messa in comune di idee e di risorse umane-finanziarie-tecnologiche, a fronte di un progetto culturale di rete o di sistema che unisca idee e azioni.

Per tale motivo, nella consapevolezza dell’importante ruolo di traino non solo culturale ma anche sociale e turistico proprio del modello gestionale insito nel sistema e nella rete, la Regione del Veneto, recependo il noto documento ministeriale degli standard, ha proceduto a definire (DGR n.2863 del 18.09.2003) cosa debba intendersi con tali definizioni. La rispondenza a comuni criteri gestionali - sia nel caso di singoli musei sia nel caso di istituti a diverso titolo associati - d’ora in poi per musei dovrà significare aderire ad un comune senso di servizio al pubblico per poter far parte di quel ‘club’ di qualità che solo può far nascere il Sistema Regionale dei Musei del Veneto.



 

*Aurora Di Mauro, responsabile Ufficio Musei
 Direzione Cultura, Servizio Editoria, Beni librari e archivistici, Musei
 Palazzo Sceriman, Cannaregio 168, 30121 Venezia
 e-mail: musei@regione.veneto.it

English abstract

The Venetian site dedicated to culture since 2000 has reserved a specific portal called Museionweb for the museum sector. Entirely the result of resources within the public administration and born from the collaboration between the Museums Office and the Data Bank Management Office of the Culture Department (conceived by Aurora Di Mauro, created by Pierluigi Artico), Museionweb is a flexible container for communication to the public, be it that of museum professionals or that of museum users, to inform about the set of actions promoted by the Veneto Regional Council (Department of Policies for Culture and Veneto Identity) in this sector. Luminar 3 conference. Internet and Humanism. Web_Museums | Querini Stampalia Foundation, Venice, January 29-30, 2004.

keywords | Luminar 3; Internet; Umanesimo; Museum; Venice; Museionweb.

Per citare questo articolo: A. di Mauro, Musei on line. Il portale dei musei veneti, un esempio di comunicazione al pubblico, “La Rivista di Engramma” n.33, maggio 2004, pp. 15-18 | PDF