"La Rivista di Engramma (open access)" ISSN 1826-901X

200 | marzo 2023

97888948401

Una festa smisurata

L’Art’s Birthday, Robert Filliou, Aldo Spinelli

Antonella Sbrilli

English abstract

Seule la Fête est Permanente

Mentre Engramma fa festa per il numero 200, l’arte celebra i suoi 1.000.060 anni. Un milione e sessanta anni: la cifra, insensatamente precisa, coniuga una lontananza a sei zeri, che sprofonda alle origini dell’evoluzione umana, con una cifra tonda, che ci riporta al 1963. Fu in quell’anno che, dalla fantasia diagonale dell’artista francese Robert Filliou, ebbe origine l’Art’s Birthday, il compleanno dell’arte: una festa per celebrare la presenza dell’arte nella vita individuale e collettiva.

Robert Filliou

Filliou era nato a Sauve nel 1926, il 17 gennaio, e la data è importante. Dopo la resistenza, la fine della II guerra mondiale, gli studi di economia politica negli Stati Uniti e soggiorni in diversi paesi che ne fanno un cosmopolita pacifista, Filliou si avvicina al movimento Fluxus. Dall’inizio degli anni Sessanta, Fluxus collega ricerche musicali, poetiche, performative di artisti di tutto il mondo, diffondendosi come una sorta di virus, un coacervo di linguaggi emergenti e sfuggenti al tempo stesso, una forma di creatività effimera e perdurante. Filliou condivide col movimento la capacità di esprimersi con mezzi variegati, performance, poesie, mail art, video, assemblaggi di oggetti da bricoleur; condivide l’attitudine al paradosso, all’instabilità, allo humour, alla sorpresa; condivide l’interesse per il gioco e per il caso, con i suoi dadi che su tutte e sei le facce hanno impresso un pallino solo o con il mazzo di carte chiamato Feel You (omofono inglese del suo cognome), in cui le carte sono segnate su entrambe le facce e i giocatori bendati. Il suo nome è poi legato alla galleria itinerante contenuta nel suo berretto, al centro di creazione permanente di Villefranche-sur-Mer, gestito con un altro artista Fluxus George Brecht e poi smaterializzatosi in una dimensione aperta e senza luogo, La Fête Permanente - The Eternal Network (Filliou 2017). In questo Eternal Network le idee di rete e di festività si collegano nella ricerca di un sistema diverso di organizzazione del quotidiano, di una economia poetica, con nuovi valori da assegnare alla pratica reciproca dell’arte (Fondazione Bonotto).

Compleanno

Nel 1963, in una composizione intitolata L’Histoire chuchotée de l’Art / Whispered Art History (La storia sussurrata dell’arte), che ripercorre in dodici mesi un milione di anni di una storia dell’arte senza nomi, Filliou racconta di come “tutto ebbe inizio il 17 di gennaio di un milione di anni fa. / un uomo prese una spugna asciutta e la intinse in un secchio pieno d’acqua. / non importa chi fu quell’uomo. / egli è morto, ma l’arte è viva. / non c’è bisogno di nomi in questa storia”. La prima traccia della capacità creativa del genere umano, l’affacciarsi di quell’attività, l’arte, “che rende la vita più interessante dell’arte”, Filliou la colloca in un tempo remotissimo, fissandola con assurda certezza nella data del suo compleanno (Whispered Art History 1963).

Dietro le sue spalle occhieggia il genio di Alfred Jarry (1873-1907), inventore della Patafisica - la scienza delle soluzioni immaginarie - e del prodigioso personaggio teatrale di Ubu, a cui Jarry dedica anche, all’inizio del Novecento, due almanacchi illustrati, dove le festività e i nomi dei santi sono reinterpretati con vena dissacrante e nonsensica: l’8 settembre – giorno della nascita di Jarry – vi è segnato come Nativité du Père Ubu. Fatto questo che, nel dopoguerra, avrebbe ispirato i componenti del College de Pataphisique a realizzare un Calendario patafisico perpetuo, composto di 13 mesi, il cui capodanno è fissato proprio l’8 settembre (Calendario patafisico in italiano).
La data di nascita dell’artista-genio come misura del tempo segna un apice nella storia culturale del compleanno, una storia che “appartiene alla lunga durata”, come scrive Jean-Claude Schmitt, individuando nel compleanno di Goethe (il 28 agosto) uno dei primi esempi di festeggiamenti moderni del giorno di nascita (Schmitt [2009] 2012).

L’Art’s Birthday

Evocato nel testo del 1963, il genetliaco dell’arte comincia la sua strada: nel 1973, nella città di Aachen, il 17 gennaio viene festeggiato come un giorno di vacanza e Filliou è ripreso mentre accende una grande torta per il compleanno numero 1.000.010. (l’immagine a questo link: artsbirthday.net/1973/index.html) Una rete auto-organizzata di eventi comincia a manifestarsi in varie città del mondo, con diversi nodi e collegamenti, in sintonia con il pensiero di Filliou, per cui l’attitudine verso l’arte e la festa dovrebbe espandersi in ogni aspetto della vita pubblica e privata, in ogni intervallo e passaggio di tempo. Persone lontane ma connesse da affinità propongono incontri, concerti, messaggi postali e fax, installazioni audio, trasmissioni non stop via radio, incursioni nelle reti telefoniche, telematiche, satellitari e sul web, oltre a feste conviviali e a tutto quello che l’immaginazione e l’attivismo può inventare. Come scrive Anna Friz, i festeggiamenti tornano puntuali ogni 17 gennaio, perché sono un’opportunità di esplorare ancora “these principles of diffused authorship, collaborative creation and generative artworks” (Friz 2007).

La pagina artsbirthday è un punto di riferimento per la cronologia – dichiaratamente incompleta – e per la raccolta degli appuntamenti annuali, che sconfinano da est a ovest anche oltre il 17 gennaio (Artsbirthday).

Aldo Spinelli: anni, numeri, millimetri e disegni

Aldo Spinelli, tavola della serie La storia milimetrata dell’arte, 2019.

Nel 2019, per l’Art’s Birthday numero 1.000.056, entra nella rete Aldo Spinelli, artista concettuale, creatore di giochi, membro dell’Opificio di Letteratura Potenziale (OpLePo) (Spinelli 2008). Spinelli, che di Filliou è anche collezionista e raffinato esperto, si è unito alle celebrazioni con un’opera dal titolo Storia millimetrata dell’arte, che è stata presentata al Macro Asilo di Roma per tutta la giornata del 17 gennaio 2019. Un milione e cinquantasei: il progetto di Aldo Spinelli prende spunto dalla pretesa – come egli stesso argomenta - di visualizzare questo numero nella sua vasta estensione, che tuttavia può essere riconducibile a dimensioni umane se l’unità di misura scelta è più o meno contenuta e minuscola. Quanto minuscola? La scelta di Spinelli – nelle cui opere spesso le immagini emergono leggere da calcoli complessi – si è rivolta ai millimetri. Una superficie di poco più di un milione di millimetri quadrati occuperebbe uno spazio ragionevole, 56 millimetri in più di un metro quadro. Ora conviene seguire passo passo il ragionamento dell’artista:

Scomponendo 1000056 nei suoi fattori primi si ottiene 2 x 2 x 2 x 3 x 41.669 in cui i divisori più piccoli del numero, se moltiplicati tra loro, possono suggerire un’altra idea: 2 x 2 x 2 x 3 = 24 proprio come le ore del giorno. In 24 ore (o in 24 giorni) si possono dunque realizzare altrettante immagini ognuna delle quali ha la superficie di 41.669 millimetri quadrati che, moltiplicati per 24, danno il numero iniziale: 24 x 41.669 = 1.000.056. 

Ventiquattro immagini di 41.669 millimetri quadrati ciascuna rappresentano dunque una superficie che corrisponde al numero degli anni dell’arte: l’equivalenza fra misure del tempo e misure dello spazio è fatta. A questo punto Spinelli decide che i 24 disegni su carta millimetrata saranno dedicati ad altrettante icone della storia dell’arte, dalle impronte delle mani dell’uomo primitivo alla piramide, dal cerchio giottesco alle bottiglie di Morandi, dal pattern ortogonale di Mondrian alla pipa di Magritte, con omaggi alla fontana di Duchamp, alle superfici optical, alle forme primarie.

Tali immagini furono prodotte nella Sala Media del Macro Asilo di Roma, in presenza del pubblico che ha potuto così partecipare all’Art’s Birthday di quell’anno, tra i fogli e i ritagli di carta millimetrata che racchiudevano, nella loro griglia di familiari quadratini, grandi numeri e misure temporali altrettanto grandi, mentre in audio si sentiva la voce di Robert Filliou sussurrare la sua storia universale e ritornante dell’origine dell’arte.

Seule la Fête est Permanente - The Eternal Network is Everlasting!

Riferimenti 
English abstract

Art’s Birthday is a feast proposed in 1963 by French Fluxus artist Robert Filliou. In the poem L’histoire chuchotée de l’art (Whispered History of Art), Filliou suggested that one million years ago someone invented art with a simple gest, and placed this event on a specific day, the 17th of January (the day of Filliou’s birthday). In 1973 the city of Aachen accepted to declare a public holiday to celebrate Art's Birthday. In recent years, varied forms of celebrations take place annually around the world; in 2019, for the 1.000.056th art’s birthday, Italian conceptual artist Aldo Spinelli realized a series of drawings on graph papers – whose dimensions cover a surface of 1.000.056 square millimeters - to pay homage to 24 masterpieces of art history.

keywords | Art’s Birthday; Robert Filliou; Aldo Spinelli; Fluxus; Measure; Time.

Per citare questo articolo / To cite this article: A. Sbrilli, Una festa smisurata. L’Art’s Birthday, Robert Filliou, Aldo Spinelli, ”La rivista di Engramma” n.200, vol.2, marzo 2023, pp. 229-232 | PDF

doi: https://doi.org/10.25432/1826-901X/2023.200.0002