Alison & Peter Smithson, Upper Lawn, Solar Pavilion (London 2023)
Susanna Campeotto
English abstract
Questo libro del 2023, edito da MACK books in collaborazione con la famiglia Smithson, rivisita il diario denso e poetico dell’Upper Lawn Solar Pavilion, scritto da Alison Smithson e pubblicato nel 1986 a cura di Enric Miralles. Il suo contenuto è organizzato – o meglio, riorganizzato – sulla base di un duplice registro di narrazione. Il primo, quello composto dal susseguirsi dei testi originali di Enric Miralles, Peter e Alison Smithson (preceduti dal nuovo saggio introduttivo di Paul Clarke), racconta con le parole le premesse, le sperimentazioni, le intenzioni programmatiche, le criticità di un’operazione esplorativa nella dimensione etica, estetica e funzionale dell’architettura. Il secondo è un racconto empatico per immagini, integrato con nuovi materiali provenienti dall’archivio Smithson e legato dai concisi frammenti del diario di Alison Smithson, che accompagna il lettore nella scoperta del processo di costruzione del luogo, dell’architettura e della vita stessa. Un processo che è, di fatto, un’attività formativa e performativa: i coniugi Smithson raccontano il progetto prima della sua esistenza, con le immagini dell’antico cottage e del contesto naturale; registrano il modo di reagire dell’architettura alle sollecitazioni ambientali e all’uso durante e dopo le fasi di costruzione; osservano nel tempo il paesaggio attorno all’artefatto (emblematica, in questo senso, la fotografia della siepe-tacchino registrata nel corso delle diverse stagioni). Annotano infine come la vita umana, con i suoi riti e i suoi ritmi che per forza di cose si fondono con quelli della natura, diventa misura e registro dello spazio costruito.
Dalla scoperta del sito nel 1945, all’acquisizione del cottage nel 1959, e poi dai lavori di ricostruzione alla fase di uso dell’abitazione fino al 1981, gli Smithson presentano tra le pagine le loro intenzioni e il loro modo di intendere l’architettura, di cui il Solar Pavilion si fa manifesto. Il libro testimonia insomma un atto creativo sperimentale, che dura nel tempo e alimenta il pensiero degli Smithson grazie alle azioni e alle reazioni osservate, vissute e registrate attorno al piccolo padiglione utilizzato come abitazione da vivere nei fine settimana e durante le vacanze. Il libro stesso, dunque, è parte integrante del processo che si pone l’obiettivo di creare un’abitazione del tutto essenziale, le cui ragioni formali sono definite non tanto da assunti definiti a priori, ma dai piccoli accadimenti, dalle tracce dissotterrate, dagli eventi atmosferici, dalle risposte dell’architettura alla vita umana dalle risposte del corpo umano a certe condizioni climatiche determinate dalle scelte architettoniche e dalle proprietà specifiche dei materiali. Diventa allora più chiaro comprendere cosa si intende per dimensione performativa del progetto, ovvero quell’interazione dialettica tra abitazione e abitante in cui la forma e la materia dell’architettura condizionano la vita umana e, contemporaneamente, l’esperienza corporea dell’architettura porta a testare e a modificare nel tempo le forme, le tecniche, i materiali. È cruciale, in questo senso, il brevissimo testo intitolato Aims / Obiettivi, impresso anche nella seconda di copertina della pubblicazione e che si riporta di seguito in traduzione dall’inglese:
1. Testare alcuni nuovi prodotti non ancora autorizzati dalle autorità nell’area di Londra. In particolare: tubi di scarico in fibra di pece, tubi in polietilene e sifoni a bottiglia, lastre Visqueen DPC, serbatoi d’acqua in poliestere, tubi di scarico smaltati al sale nella canna fumaria.
2. Provare su noi stessi alcune applicazioni e assemblaggi di materiali che, in caso di successo, utilizzeremo in seguito negli edifici dei clienti, ovvero: rivestimento in lamiera di alluminio ad alta purezza, porte esterne e interne in compensato rivestito in alluminio, isolamento in polistirene per pareti e tetto, connettori in legno su un telaio a sbalzo di tipo americano. Telai per porte in assi laminate; porte scorrevoli a soffietto con piega terminale a 180°, normalmente solo per uso interno, ma qui testate esternamente.
3. Scoprire cosa significa vivere tutto l’anno in una casa in Inghilterra che presenta pareti vetrate su tutto il lato sud, est e ovest, e una parete piena sulla maggior parte del lato nord (insieme a un tetto isolato), ovvero se è fattibile ottenere calore solare per la maggior parte dell'anno e che il suo accumulo possa compensare la perdita di calore.
Al fine di perseguire questi obiettivi e ricercare allo stesso tempo la condizione di as found nel contesto di una dimensione vernacolare contemporanea, gli Smithson modificarono radicalmente le condizioni della preesistenza. Il recinto in pietra viene mantenuto come elemento inscindibile dall’edificio, poiché è la prosecuzione della parete nord sia del vecchio cottage che del nuovo padiglione, che si incastona su di esso. In ragione di questa specifica posizione, lo spazio del giardino non è un ‘fuori’ immediatamente riconoscibile e altro dall’interno della casa, piuttosto viene percepito come la prosecuzione esterna dell’interno dell’abitazione. Il tetto a falde viene demolito, così come la maggior parte delle pareti interne, mentre viene mantenuto solo il camino, originariamente collocato sulla parete perimetrale occidentale della costruzione originaria. L’oggetto trovato diventa il perno spaziale della ricostruzione del padiglione: la nuova casa viene traslata a ovest e costruita attorno al camino. In adiacenza, restano le tracce del vecchio cottage, la pavimentazione e qualche setto murario. Queste tracce restano visibili nello spazio della terrazza, ancora una volta contemporaneamente interno ed esterno, con una finestra (una volta interna) sul muro da cui ammirare il paesaggio fuori, una pavimentazione in cemento che integra e prosegue la tessitura di quella esistente e un piccolo ricovero per la legna e il barbecue. Il nuovo padiglione, un riparo rivestito in lamiera e composto di sottili telai in legno che ospitano i grandi vetri apribili, è ancorato al vecchio muro mediante una trave di bordo a U in cemento armato, che poggia su due pilastri sempre in cemento armato, ruotati di 45°. Gli impianti sono interamente a vista.
Il padiglione, nella sua essenzialità, riflette la postura teorica degli Smithson, che hanno plasmato il luogo con un progetto originato dalla vita vissuta, dall’utilizzo e dall’usura degli agenti climatici e naturali esterni da cui si sono a loro volta fatti plasmare, accogliendone i ritmi e la lentezza.
Il libro Upper Lawn Solar Pavilion non è allora solo il diario di un’opera manifesto, ma racconta i tempi e il tempo di un’azione progettuale che simboleggia un atteggiamento di attenzione e cura nei confronti della famiglia, della natura e della società più in generale. In un contesto, oggi, in cui sempre più la vita privata viene vista e vissuta come un ostacolo alla professione, fa bene allora riscoprire con una veste rinnovata un libro che testimonia invece come l’opera costruita, contemporaneamente oggetto di architettura e strumento di esplorazione individuale e professionale, trovi le ragioni ontologiche della forma proprio a partire dalla dimensione intima e familiare di chi lo ha immaginato, amato e vissuto.
English abstract
This paper presents the book Alison & Peter Smithson, Upper Lawn, Solar Pavilion, 2023, published by MACK books in collaboration with the Smithson family. The volume revisits the dense and poetic diary of the Upper Lawn Solar Pavilion, written by Alison Smithson and published in 1986 by Enric Miralles. The contents have been reorganized to recount, through text and images, the premises, experiments, programmatic intentions, and critical issues of an exploratory operation in the ethical, aesthetic, and functional dimensions of architecture.
keywords | Alison & Peter Smithson; Upper Lawn; Solar Pavilion; As found.
Per citare questo articolo / To cite this article: Susanna Campeotto, Alison & Peter Smithson, Upper Lawn, Solar Pavilion, London 2023, “La Rivista di Engramma” n. 226, luglio/agosto 2025.
Per citare questo articolo / To cite this article: Susanna Campeotto, Alison & Peter Smithson – Upper Lawn, Solar Pavilion, “La Rivista di Engramma” n. 226, luglio/agosto 2025, pp. xx-yy | PDF dell’articolo