"La Rivista di Engramma (open access)" ISSN 1826-901X

2 | ottobre 2000

9788894840018

P&M | ottobre 2000

a cura di Lorenzo Bonoldi

English Abstract

Reinvenzione di un’immagine: Julianne Moore e la Grande Odalisca 

      

a sin. Julianne Moore (da GQ numero di giugno 2000)
a dex. Jean-Auguste-Domenique Ingres, La grande Odalisca , olio su tela, 1814, Parigi, Museo del Louvre

Ripresa di una postura dall’antichità classica: Kate Moss e l’Ares Ludovisi

     

a sin. Ares Ludovisi (copia romana da un originale ellenistico), marmo, II sec. d.C., Roma, Museo Nazionale Romano 
al centro Ares Ludovisi (particolare), Pompeo Batoni, Ritratto di Henry Peirse, olio su tela, 1775, Roma, Galleriea nazionale d’arte antica di Palazzo Barberini
a dex. Kate Moss (in uno scatto di Annie Leibovitz per "Vogue USA", 1999)

Rivisitazione di un topos iconografico: Milano Freestyle e la Maestà

 

a sin. Maestà (immagine dalla campagna pubblicitaria per "Milano Freestyle", 2000)
a dex. Maestà, in particolare Duccio di Buoninsegna, Madonna Rucellai, tempera e oro su tavola, 1285, Firenze, Galleria degli Uffizi

English Abstract

This article is part of the Peithò&Mnemosyne column, which examines the survival of classical culture in advertising. Three case studies are analysed: the Grande Odalisque, the Ares Ludovisi and the Maestà.

keywords | Grande Odalisque; Jean-Auguste-Domenique Ingres; Julianne Moore; Ares Ludovisi; Kate Moss; Maestà; Madonna Rucellai. 

Per citare questo articolo / To cite this article: Lorenzo Bonoldi, P&M ottobre 2022, “La Rivista di Engramma” n. 2 ottobre 2000, pp. 57-59 | PDF 

doi: https://doi.org/10.25432/1826-901X/2000.2.0003